Per vivere un sogno basta un soffio di vento, un' ampia pianura e tanta voglia di tornare bambini, perché un aquilone che si staglia sull’azzurro del cielo è da sempre visto come immagine di libertà, di pace, di gioia e di spensieratezza.

La varietà delle forme e i colori vivaci attraggono i più piccoli, che restano per ore con il naso all’insù, ma anche gli adulti non sono insensibili al loro fascino. Un aquilone in volo risveglia in ognuno il desiderio ancestrale dell’uomo di poter volare, ma rappresenta anche un momento aggregativo tra genitori e figli.

Ogni anno migliaia di appassionati si incontrano in occasione di raduni che si svolgono in ogni parte del mondo, un’ occasione per incontrarsi e divulgare questa splendida passione al pubblico che, di anno in anno, affluisce sempre più numeroso.  Da non trascurare l’aspetto ecologico: il luogo ideale per far volare un aquilone è sicuramente una spiaggia o un grande prato. Portare migliaia di persone in questi luoghi contribuisce a far crescere e sviluppare negli individui una maggiore sensibilità per l’ambiente e il rispetto per la natura.

STORIA

Non si può dire quando sia stato costruito il primo aquilone, ma gli esperti ritengono che furono inventati 2800 anni fa in Cina. Essi venivano usati per diversi scopi: per la misura delle distanze, per la verifica della velocità del vento, per il sollevamento umano, per le segnalazioni e le comunicazioni durante le operazioni militari. Le prime notizie in Europa risalgono al 13° secolo grazie agli scritti di Marco Polo.

Nel corso dei secoli sono stati utilizzati per diversi scopi scientifici: da Benjamin Franklin per lo studio dei fulmini, dai fratelli Wright per lo sviluppo del primo aeroplano, da Guglielmo Marconi per sollevare antenne radio.